Quando i dati spariscono, la preparazione fa la differenza
Un attacco ransomware può paralizzare l'azienda in pochi minuti. Un errore umano può cancellare settimane di lavoro. Ma con un piano di backup strutturato e verificato, questi scenari diventano gestibili. Non parliamo solo di tecnologia – parliamo di continuità operativa reale.
Scopri il percorso formativo
Tre scenari che ogni responsabile IT dovrebbe saper gestire
La teoria è importante, ma sono le simulazioni pratiche a costruire competenze reali. Ecco come affrontiamo situazioni critiche durante la formazione.
Attacco crittografico
Alle 3 del mattino, il sistema di monitoraggio rileva attività anomale. I file iniziano a essere cifrati. Hai 15 minuti per isolare i sistemi e attivare il ripristino dai backup offline. Ogni secondo conta – e la procedura deve essere già chiara nella tua mente.
Guasto hardware
Il server principale smette di rispondere durante una giornata operativa. Nessun preavviso. Gli utenti non possono accedere ai dati. Devi decidere: ripristino rapido su hardware temporaneo o attesa della riparazione? La scelta giusta dipende da quanto hai pianificato prima.
Errore di configurazione
Un aggiornamento mal configurato corrompe il database principale. Te ne accorgi dopo 48 ore – quando alcuni backup incrementali hanno già sovrascritto dati corretti. Serve risalire a un punto di ripristino specifico senza perdere le modifiche successive valide.
Costruire difese che resistono alla realtà
I backup non sono semplici copie di file. Sono strategie articolate che coinvolgono tecnologia, processi e persone. Durante il percorso formativo esploriamo ogni componente con approccio pratico – perché quando serve davvero, non c'è tempo per improvvisare.
Architetture di backup moderne
Backup completo ogni domenica, incrementale ogni sera, snapshot continui per i database critici. Suona semplice sulla carta. Ma come gestisci il bilanciamento tra velocità di ripristino e occupazione storage? Quando conviene il backup differenziale invece dell'incrementale? Analizziamo casi reali con dati di produzione simulati.
Test di ripristino verificabili
Un backup non testato è una promessa vuota. Durante la formazione, ogni partecipante esegue almeno tre ripristini completi in condizioni diverse: da storage locale, da cloud, da nastro fisico. Cronometriamo i tempi, documentiamo gli intoppi, affiniamo le procedure. Perché in emergenza non puoi scoprire che manca un driver o una password.
Dall'analisi del rischio alla risposta automatizzata
Valutazione iniziale
Prima di progettare qualsiasi soluzione, serve capire cosa proteggere e con quale priorità. Non tutti i dati hanno lo stesso valore operativo.
- Identificazione asset critici e calcolo RPO/RTO realistici
- Mappatura dipendenze tra sistemi e analisi impatto
- Stima costi di inattività per categoria di servizio
Implementazione guidata
Configuriamo soluzioni di backup adatte a scenari aziendali concreti – dal piccolo ufficio al datacenter distribuito. Con particolare attenzione a budget e risorse disponibili.
- Setup strumenti open source e commerciali con confronto
- Automazione pianificazione e verifica integrità
- Configurazione notifiche e logging strutturato
Gestione continuativa
Un piano di disaster recovery efficace evolve con l'azienda. Aggiungi server, cambi fornitore cloud, modifichi processi – e il sistema di backup deve adattarsi senza lasciare scoperte.
- Procedure di aggiornamento documentazione e test periodici
- Analisi metriche di backup e ottimizzazione prestazioni
- Simulazioni di emergenza con rotazione ruoli